di Redazione

La puntata di Turista in Italia dedicata al borgo è visibile a questo link 

San Gimignano è una città collinare della Toscana situata a sud-ovest di Firenze. Circondata da mura del XIII secolo, il fulcro del suo centro storico è piazza della Cisterna, una piazza triangolare fiancheggiata da case medievali. Nella skyline di torri medievali spicca la Torre Grossa in pietra. Il Duomo di San Gimignano è una chiesa del XII secolo in cui è possibile ammirare gli affreschi del Ghirlandaio nella Cappella di Santa Fina.

Per la caratteristica architettura medievale del suo centro storico San Gimignano  è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Il sito di San Gimignano, nonostante alcuni ripristini otto-novecenteschi, è per lo più intatto nell’aspetto due-trecentesco ed è uno dei migliori esempi in Europa di organizzazione urbana dell’età comunale concesso con Regio Decreto del 29 aprile 1936, San Gimignano si fregia del titolo di città. Nel periodo più florido, le ricche famiglie di San Gimignano arrivarono a costruire ben 72 torri come simbolo del loro benessere e potere. Di queste oggi ne rimangono 14, se vengono tolte campanile della Collegiata e la Casa-Torre Pesciolini che hanno caratteristiche diverse dalle altre e  che contribuiscono a rendere ancora più affascinante l’ atmosfera cittadina.

Tra le attrazioni principali della città ci sono il Palazzo Comunale, la Pinacoteca e la Torre Grossa, la torre più alta della città, che offre una vista unica su tutta San Gimignano. Se avete tempo, fanno parte dei Musei Civici anche il Museo Archeologico, la Spezieria dello Spedale di Santa Fina e la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, che si trovano tutti in un unico complesso. Da visitare la splendida Cattedrale ed il meraviglioso ciclo di affreschi al suo interno, dove sono raccontate le storie del Nuovo e Vecchio Testamento, dipinte da artisti illustri della scuola senese del XIV secolo e la Cappella di Santa Fina, prezioso gioiello rinascimentale. Nel Museo di Arte Sacra, a fianco, potrete ammirare la “Madonna della Rosa”.

Da non perdere a San Gimignano l’esposizione San Gimignano 1300, che ospita un’accurata ricostruzione della città ai tempi del suo massimo splendore e altre interessanti opere in ceramica dipinta a mano.

Per finire il nostro itinerario  una visita al  Museo della Tortura e della Pena di Morte che vanta una macabra collezione di strumenti impiegati in epoche passate per causare sofferenza fisica e psicologica.
Un vero viaggio nella crudeltà umana, di forte valenza storica. Gli strumenti hanno un forte impatto sui visitatori, perché bastano da soli a rendere chiari gli esiti del loro utilizzo. Si tratta di circa 100 macchinari pensati e costruiti per torturare e uccidere, impiegati principalmente nel periodo della Santa Inquisizione. Molti sono ricostruiti, ma la raccolta comprende anche pezzi d’eccezionale rarità, risalenti al XVI, XVII e XVIII secolo. Alcune delle ricostruzioni sono otto/novecentesche, e si rifanno ad originali antichi e introvabili. Tra i più conosciuti la ‘Vergine di Norimberga’, il tragico sarcofago con all’interno punte che trafiggevano chi vi veniva rinchiuso. Banchi per stiramenti e strumenti per scorticare, gabbie, sedie inquisitorie – composte di pezzi di ferro acuminati. Ma anche ghigliottine, e cinture di castità. A proposito di quest’ultima, esistono diverse mistificazioni, ma spesso la cintura veniva indossata dalle donne per proteggersi da eventuali stupri piuttosto che per garantire la fedeltà.
Per approfondire la storia e l’evoluzione del borgo consigliamo la lettura di San Gimignano. L’evoluzione della città tra XIV e XVI secolo di Giovanna Casali
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