di Redazione
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Il piccolo borgo di Civitella Cesi, è uno dei più piccoli del Lazio, arroccato su uno sperone di roccia e dominato dal Castello. Un agglomerato di case poco conosciuto, che conserva tra le sue mura i ritmi lenti di secoli di storia, cultura e tradizione.
Il borgo prende il nome dalla famiglia di Federico Cesi, il fondatore dell’Accademia dei Lincei. E’ un antico borgo fondato nel periodo etrusco, piccolo ma estremamente interessante sia per l’attuale struttura che per gli antichi insediamenti. Al centro del paese si trova l’antico Castello che risale all’XI secolo e che domina la piazza principale sulla quale si affaccia anche la chiesetta di stile barocco di San Leonardo. Oggi Civitella sembra dimenticata dal tempo, fuori dalle usuali strade di collegamento.
Il castello, realizzato nell’XI secolo, è passato di mano tra diverse casate nobiliari. Fonti contrastanti ne fissano la realizzazione al 1024 per opera dei Conti Bovaccini o al 1026 per opera della famiglia Monaldeschi. Verso la fine del XII secolo appartenne alla famiglia dei Guastapane mentre intorno alla metà del XIV alla famiglia degli Anguillara. La signoria degli Anguillara non rappresentò un periodo florido, né per il borgo di Civitella Cesi né per il Castello. Fu il Cardinal Federico Cesi, che acquisì successivamente il Castello, a effettuarne il primo restauro, dando anche un nuovo assetto all’intero borgo che da qui infatti prese l’attuale nome di Civitella Cesi.
La struttura si compone di 1300 metri quadrati di cui 1234 coperti e 894 scoperti, suddivisi tra da piano terra, primo, secondo e terzo piano. L’accesso principale è in pieno stile medievale: si entra da un grande portone raggiungibile tramite un piccolo ponte in pietra che collega il castello alla piazza. Sempre gestito da privati, era utilizzato come residenza di campagna. In tempi più recenti i Torlonia lo hanno ceduto a terzi. Nel 2012 dopo alterne vicende di passaggi di proprietà e sottoposto a sequestro diventa un bene a gestione del Demanio. Recentemente è stato messo in vendita e acquistato da un gruppo di imprenditori che si occuperanno della ristrutturazione e del suo rilancio.
Poco distante dal borgo si può visitare Antiquitates, un parco Archeo-Didattico per le scuole, un vero e proprio Museo all’aperto, un centro di archeologia sperimentale, dove turismo e natura si fondono nella Tuscia da scoprire. Antiquitates nasce nel 1987 grazie alla passione del suo fondatore Angelo Bartoli e di alcuni suoi collaboratori animati dall’interesse comune per l’archeologia, la storia, le tradizioni e l’ambiente. Il centro si dedica anche alla ricerca scientifica, in ambito nazionale ed internazionale, vantando collaborazioni con importanti istituzioni, come le Università, le Sovrintendenze e altri Enti di ricerca. Particolare l’idea di soggiornare in un villaggio protostorico all’interno di 4 abitazione villanoviane, ricostruite fedelmente.