Il 13 dicembre p.v., alle ore 17.00, nella Chiesa di Santa Maria della Verità verrà presentato – in occasione dei 550 anni dall’esecuzione dei celeberrimi affreschi della Cappella Mazzatosta – il volume “Lorenzo da Viterbo. Magister Pictor del Rinascimento italiano 1469-2019 a cura di Barbara Aniello e Elisabetta Gnignera. Una occasione unica ed irripetibile per visitare, con i maggiori esperti del settore, uno dei capolavori assoluti del Rinascimento italiano e per ricordare un geniale pittore e cittadino viterbese che ha contribuito a rendere grande la città.

Di fronte agli spettacolari affreschi della Cappella Mazzatosta, quella che è considerata da tutti la “Cappella Sistina” di Viterbo, sarà presentata la prima monografia su Lorenzo, un Magister Pictor che è stato capace di avviare il rinnovamento del panorama rinascimentale italiano con il suo peculiare “modo viterbese” di dipingere. Il Prof. Francesco Buranelli, già direttore dei Musei Vaticani e attuale presidente della Commissione Permanente per la Tutela dei Monumenti Storici e Artistici della Santa Sede, introdurrà il dibattito e presenterà i due ospiti di eccezione il Prof. Fabio Benzi, ordinario all’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti e la Prof.ssa Simona Rinaldi, associata all’Università degli Studi della Tuscia i quali ci accompagneranno in un affascinante viaggio nella vivace cultura umanistica che vide in Viterbo uno dei centri nodali del XV secolo.

Lorenzo, il cui nome completo era Lorenzo di Jacopo di Pietro Paolo da Viterbo (1444/45 (?) – post 1476), purtroppo scomparso prematuramente, fece appena in tempo a lasciare una testimonianza indelebile del suo rivoluzionario linguaggio pittorico che gli studiosi collocano a cavallo tra la lezione di Benozzo Gozzoli e quella di Piero dalla Francesca. La sorprendente novità della Cappella Mazzatosta e la maestria di Lorenzo da Viterbo consistono proprio in questa peculiare capacità di ritrarre con un magistrale e raffinato verismo i suoi concittadini, ma anche di tradurre le complesse istanze teologiche della Chiesa del tempo rappresentate a Viterbo da figure di primissimo piano quali l’autorevole cardinal Bessarione (Trebisonda,1403 – Ravenna,1472), vero ispiratore del ciclo di affreschi della Cappella Mazzatosta, il suo fedele ed inseparabile segretario l’arcivescovo Niccolò Perotti (Fano, 1430 – Sassoferrato, 1480) governatore a Viterbo del Patrimonio di San Pietro e il cardinale Niccolò Forteguerri (Pistoia, 1419 – Viterbo, 1473) personalità di spicco della corte pontificia di ben tre papi.

Il volume curato da Barbara Aniello e Elisabetta Gnignera raccoglie i contributi scientifici di diciotto qualificatissimi studiosi (Simonetta Angeli, Barbara Aniello, Enzo Bentivoglio, Ginevra Bentivoglio, Concetta Bianca, Francesco Buranelli, Alessandro Del Priori, Giancarlo Gentilini, Elisabetta Gnignera, Romualdo Luzi, Alessandro Novelli, Stefano Petrocchi, Alessandro Pontecorvi, Lorenzo Principi, Claudio Strinati, Antonio Temperi, Simonetta Valtieri, Lucilla Vignoli) e vede la luce con gli eccellenti tipi della G&BPress; il lavoro è stato promosso dalla parrocchia viterbese di Santa Maria della Verità e sostenuto dal Comune di Viterbo, dal FEC, dalla Fondazione Carivit e dalla PUG e gode del patrocinio del MiBAC, della Commissione Permanente per la Tutela dei Monumenti Storici e Artistici della Santa Sede, dalla Diocesi di Viterbo, dall’ICOMOS (International Council on Monuments and Sites).