La presentazione della guida "A tavola alla Banditaccia"

Laura Pastore ci presenta la guida archeogastronomica "A tavola alla Banditaccia". Una raccolta di antiche ricette etrusche e di itinerari alla scoperta della necropoli della Banditaccia a Cerveteri.

Gepostet von Trovaeventinews am Sonntag, 2. Dezember 2018

Domenica 2 dicembre 2018,  in Sala della Legnaia, al Castello di Santa Severa, è stata presentata una guida insolita “A tavola alla Banditaccia”, edita da Prospettiva editrice, che è stata  illustrata al pubblico  dall’autrice, Laura Pastore.  Al termine una  degustazione gratuita  di alcune pietanze ”etrusche ” rielaborate  sulla base delle ricette riportate dal libroL’evento è stato organizzato in collaborazione con Regione Lazio, LAZIOcrea, Mibac, Comune di Santa Marinella Coopculture.

Il libro, la cui prefazione è a cura della giornalista Roberta Pasetti,  si sofferma su alcuni aspetti della storia sulla civiltà etrusca, interessanti nozioni per incuriosire il lettore che  evidenziano il ruolo della donna di allora, i ritrovamenti presso il porto di  Pirgy , dove attualmente sorge il Castello di Santa Severa, delle ricette ispirate all’alimentazione del mondo antico basate sui prodotti del territorio di Cerveteri e di Santa Marinella ( carne, pesce e legumi) commentate da alcuni personaggi del mondo dello spettacolo. La guida è stata ideata e scritta da Laura Pastore con la collaborazione del maestro Ennio Tirabassi, che ha redatto la conclusione e ha curato le illustrazioni, il libro riporta anche una serie di ricette ispirate all’alimentazione del mondo antico naturalmente rivisitate e modernizzate, che vogliono portare alla luce prodotti tipici ancora oggi molto utilizzati e di alta qualità che si trovano nel territorio.  Si può definire una guida mordi e fuggi pensata per il turista che vuole trascorrere qualche ora tra il mistero e la storia etrusca portando con sé un ricordo. A dicembre uscirà anche in lingua spagnola e in lingua inglese. Durante l’evento anche una rievocazione  in tema ironico da parte della Compagnia epica ” Facciamo di queste cose” dell’ascesa dei re etruschi, Tarquinio Prisco e Servio Tullio che hanno sottolineato il ruolo molto ” pubblico” delle donne etrusche che le rende molto simili a quelle moderne, quasi un’eccezione nell’antichità.