La puntata di Turista in Italia dedicata al borgo è visibile a questo link
Il complesso composto dall’Eremo o Rotonda di Montesiepi e dalle rovine della grande Abbazia di Circestense di San Galgano è uno dei più suggestivi che si trovano in Toscana a circa 30 km da Siena
La costruzione dell’abbazia cominciò nel 1218 per iniziativa dei monaci cistercensi e fu costruita in tempi rapidi, prosperò per oltre un secolo, acquisendo un ruolo di rilievo nella ricca economia della zona e nelle stesse istituzioni della città di Siena. Il lento declino cominciò nel 1348, quando gli attivi monaci cistercensi vennero falcidiati dalla peste nera. Persa l’autonomia dopo un lungo contenzioso con Siena nel 1550 il Commendatario Girolamo Vitelli arrivò a vendere il tetto in piombo. Nonostante alcuni tentativi di ripristinare il convento alla fine nel 1789, dopo che la Rotonda di Montesiepi fu elevata a Pieve, la grande abbazia venne sconsacrata e abbandonata definitivamente.
La Rotonda di Monte Siepi fu edificata tra il 1182 ed il 1185 sopra alla capanna sulla collina ove San Galgano visse il suo ultimo anno di vita, proprio dove aveva infisso la sua Spada nella roccia. Il vero mito della spada
nella roccia sarebbe dunque nato in Toscana alla fine del 1100. Infatti gli atti del processo di beatificazione di Galgano risalgono incontestabilmente al 1185, cinque anni prima che Chrétien de Troyes scrivesse il suo «Perceval», dando origine ai miti del ciclo bretone e alla leggenda di Re Artù. La spada è stata sottoposta ad esami metallografici che ne hanno confermato l’autenticità quale arma antecedente al XII secolo. La struttura è stata sempre particolarmente legata ai templari e sembra che nel pavimento sottostante ci sia una camera vuota a cui mai è stata data l’autorizzazione per gli scavi e quello che nasconde rimane un mistero.
Il 21 giugno di ogni anno, al solstizio d’estate, al sorgere del sole un raggio di luce penetra nell’eremo dalla monofora posta dietro all’altare forma un cerchio luminoso sulla parete che pian piano si sposta fino a toccare la spada e il sepolcro di S. Galgano.