Decine di ospiti arriveranno nelle location allestite negli spazi medioevali della città dei Papi. Dopo l’apertura da tutto esaurito con Roberto Saviano, arrivato a Viterbo martedì 18 giugno, fra gli ospiti attesi per le Lezioni di Democrazia di Caffeina ci saranno Antonio Padellaro (22 giugno), Marco Travaglio (23 giugno), Alessandro Sallusti, David Parenzo e Diego Bianchi (24 giugno), Ezio Mauro (25 giugno), Corrado Formigli (26 giugno), Aldo Cazzullo (30 giugno), il tributo a Massimo Bordin con Radio Radicale prima dell’evento di chiusura finale con Enrico Mentana (ancora il 30 giugno). Fra le personalità del mondo della politica e delle istituzioni, a Viterbo arrivano Roberto Maroni (24 giugno), Monica Cirinnà e Gianluigi Paragone (25 giugno), Raffaele Cantone (il 26), Antonio Tajani e Massimiliano Smeriglio (27 giugno) e ancora Emma Bonino, Alessandro di Battista (entrambi attesi per il 28) e il medico di Lampedusa ed eurodeputato Pietro Bartolo (30 giugno). Le presentazioni di libri e gli spazi letterari vedranno la presenza di Giampiero Mughini (22 giugno), del poeta Davide Rondoni che celebrerà Giacomo Leopardi il 23 giugno, e ancora Ernesto Galli della Loggia che arriva il 24 giugno e parlerà di scuola nella stessa data in cui Federica Angeli presenterà “A mano disarmata”. Il 27 giugno arrivano Marcello Veneziani e Giancarlo de Cataldo; Giuseppe Antonelli è uno dei più grandi linguisti italiani e terrà una lectio magistralis venerdì 28 giugno, mentre animeranno la giornata del 29 il fumettista Vauro Senesi, l’attrice e autrice Chiara Francini e lo psicologo Paolo Crepet, mentre il 30 giugno ci saranno Simona Sparaco e Massimo Gramellini. Completano l’offerta la rassegna su giallo e noir Ombre e gli spazi per i più piccini di Senza Caffeina.
“Non ci passa la voglia di uscire e far uscire le persone di casa”, sostiene Filippo Rossi, direttore artistico di Fondazione Caffeina Cultura: “Quest’anno abbiamo voluto rinnovare la nostra proposta e abbiamo scoperto che significava ripartire dalle origini. A Caffeina Festival allora più discussione e politica oltre all’intrattenimento e alla grande cultura. Anche in un’epoca di vento così forte che spaventa tanti, anche in tempi di contraddizioni noi pensiamo che sia essenziale avere la forza di realizzare grandi sogni e costruire cattedrali”.
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