di Redazione

12/11/2021

Ultimo appuntamento, nell’ambito della 45° edizione del Roma Jazz Festival per il progetto interdisciplinare Jazz is a (video) game: dopo il grande successo all’Auditorium Parco della Musica di Roma e all’Auditorium M9 – Museo del 900 di Mestre della Young Art Jazz Ensemble diretta da Mario Corvini è la volta di Spoleto, dove domenica 14 novembre alle ore 18:00 si esibirà al Teatro Caio Melisso la Colours Jazz Orchestra diretta da Massimo Morganti.

Jazz is a (video) game è un concerto multimediale in cui l’ensemble si confronterà con i machinimas, opere che si situano all’incrocio fra videoarte, cinema sperimentale e animazione digitale open source, realizzate utilizzando frammenti e sequenze di celebri videogames – come GTA Gran Theft AutoFlight SimulatorTraindriveThe HunterChernobilyteBackboneThe Longest Road on Earth. Il jazz, linguaggio atemporale che si sposta fluidamente da decennio a decennio, è sempre stato in grado di interpretare i cambiamenti sociali in atto, costantemente all’avanguardia nel relazionarsi di volta in volta all’innovazione tecnologica (il grammofono, il vinile, il cinema, i video), determinando un rapporto lungo e fecondo con le immagini e la dimensione visuale.

 Le musiche sono state composte da alcuni componenti delle due orchestre, dal Corso di Musica Applicata del Conservatorio di Santa Cecilia e della Scuola di Alta Formazione la Saint Louis Music College. In questo preciso momento storico in cui giovani e giovanissimi musicisti si stanno liberando dal passato, portando avanti un approccio al jazz nel segno della leggerezza, le big band e le formazioni orchestrali sono sempre di più un luogo di progettualità e ricerca, uno strumento per diffondere la conoscenza di questo genere musicale e per coinvolgere i nuovi pubblici.

L’intero progetto è finanziato dal Ministero della Cultura, sostenuto dalla IMF Foundation e promosso da tre importanti realtà culturali: Visioninmusica, Roma Jazz Festival e Venetojazz, membri dell’Associazione Nazionale Jazz Italian Platform. Si avvale della consulenza dello scrittore, docente e direttore artistico del Milan Machinima Festival Matteo Bittanti e vede anche la partecipazione internazionale di importanti videomakers come Benoit Paillé, Jordy Veenstra, Riccardo Retez, Luca Miranda, Florian Krepcik, Ashford Philip Ciampà.