Di Redazione

La puntata di Turista in Italia dedicata al borgo è visibile a questo link 

Situato su di una rupe tufacea, Barbarano Romano è delimitato su due lati da uno strapiombo e su di un terzo, da una cinta muraria di epoca quattrocentesca. L’altura vulcanica su cui sorge l’abitato è stata probabilmente sede in età preistorica di un villaggio dell’Antica età del Bronzo, come attestano i numerosi manufatti individuati ai piedi dell’acrocoro. Notizie di un insediamento stabile si hanno però solo con il Medioevo. Fu un  Feudo degli Anguillara nel secolo XIV, passò poi agli Orsini e infine ai Borgia nel secolo XV.

La zona offre molte esperienze culturali e naturalistiche, legate alla presenza di un’ampia zona archeologica e dal Parco Marturanum. Tra le zone archeologiche più rilevanti, ritroviamo l’area di San Giuliano, con la sua necropoli, caratterizzata da un suggestivo habitat naturale che ne aumenta ancora di più il fascino.

La Necropoli di San Giuliano, a circa 2 km dBarbarano Romano  sorge all’interno del Parco Naturale Regionale Marturanum e il nome del sito ha origine dalla chiesetta omonima risalente al Medioevo, edificata sul pianoro tufaceo dove oggi si estendono le necropoli. La facciata è introdotta da un elegante portico che riutilizza colonne romane di marmo. A fianco della chiesa è un edificio a tre piani con un campaniletto a vela, che ospitava i religiosi custodi del luogo. Non lontano della chiesa un’area recintata ospita un sorprendente bagno termale romano. Scendendo una doppia rampa di scale si sbocca su una terrazza pensile sul vallone, dove confluivano i cunicoli etruschi dell’acquedotto e dove è collocata un’ampia vasca balneare cui si accedeva grazie ad alcuni gradini.

L’area della Necropoli di San Giuliano è molto estesa  e le tombe sono di diversa fattura – sia a tumulo che a dado, ipogee – e si trovano spesso in posizioni scoscese. Monumentale è la tomba Cima, risalente alla seconda metà del VII secolo a.C. Il tumulo da cui è costituita fu scavato tra il 675 e il 650 a.C. e misura ben 36 metri di diametro. Sono state scavate in tempi diversi tra il VII e il VI sec. a.C., e l’interno delle camere era decorato con dipinti alle pareti, in piccola parte ancora visibili. Sul crinale sopra il fosso San Giuliano si puà ammirare la Tomba dei carri  e, più avanti,  il tumulo denominato della “Cuccumella del Caiolo” realizzato, squadrando con maestria i blocchi di pietra.  Sullo stesso pianoro si può visitare  La Tomba dei Letti  scavata nel tufo e composta con un ampio vestibolo che conduce all’unica camera funeraria a due letti. Il soffitto è scolpito a travetti a ricordare quello vero (a travetti in legno) delle case etrusche. Tornando sul pianoro del Caiolo si può fare una sosta in un’area  appositamente attrezzata prima di proseguire alla scoperta della necropoli rupestre arcaica.

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Si ringrazia per la collaborazione

Il Comune di Barbarano Romano

Parco Naturale Regionale Marturanum

La Casina di Caiolo