Il turismo in questi ultimi anni si conferma un segmento fondamentale della nostra economia, con la ripresa del settore che ha interessato anche i flussi interni, in crisi maggiore rispetto a quelli internazionali. Settore, quello turistico, che vale il 5% del Pil e più del 6% dell’occupazione. Numeri che dovrebbero far comprendere l’importanza di un asset strategico per il paese. Dopo la caduta nel periodo 2008-09 le esportazioni italiane di servizi turistici a prezzi correnti sono cresciute a tassi più sostenuti rispetto a quelli pre-crisi, raggiungendo negli ultimi anni un livello superiore di un terzo rispetto a quello osservato nel 2010. L’incremento è stato molto differenziato a livello geografico: più elevato per il Sud e le Isole – l’unica area dove le entrate turistiche sono cresciute più della domanda estera rivolta al territorio – e per il Nord Ovest, meno per il Centro e per il Nord Est. Il contributo del Mezzogiorno alle entrate turistiche complessive rimane tuttavia limitato rispetto alle possibilità del territorio e inferiore anche all’incidenza dell’area in termini di Pil. Per discutere di questo importante asset strategico si sono dati appuntamento, mercoledì 17 aprile, alle ore 16.00 presso l’Università degli studi di Roma, Tor Vergata studiosi ed esperti. Il dibattito prenderà il via dai volumi ” Turismo, ambiente e sviluppo sociale” di Paolo Giuntarelli e la “ La letteratura italiana per il turismo culturale” di Paola Benigni. Conclude la giornata Gian Marco Centinaio, Ministro Politiche Alimentari, Forestali e del Turismo.
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