Domenica 19 novembre sarà possibile partecipare alle visite guidate che presentano gli ultimi risultati degli scavi condotti nel sito della città romana di Castrum Novum dall’equipe internazionale italo-francese che dal 2010 sta curando gli scavi nell’area urbana e nelle immediate adiacenze riportando in luce interessanti testimonianze dell’abitato e dei suoi monumenti. Flavio Enei, direttore del museo Civico di Santa Marinella concessionario degli scavi e gli archeologi soci del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite, illustreranno le importanti scoperte effettuate negli ultimi tempi. I dati archeologici indicano che l’insediamento venne costruito dai romani su un leggero rilievo affacciato sul mare, sui resti di un precedente abitato etrusco che controllava la rada portuale con il punto di approdo a sud del Capo Linaro. Gli scavi dimostrano che anche prima degli etruschi il luogo risulta abitato nella preistoria, nell’età del bronzo, nel II millennio a.C. Lo scavo, coordinato direttore del Museo, in collaborazione con Sara Nardi e Grégoire Poccardi delle Università francesi di Amiens e Lille 3, vede impegnati sul campo anche i volontari specializzati per i Beni Culturali del Gruppo Archeologico Cerite. Le attività di ricerca si svolgono sotto la supervisione di Rossella Zaccagnini della Soprintendenza Archeologia per il Lazio e l’Etruria. Grazie all’impegno di tante persone ed Enti dallo scorso anno sta tornando in luce l’impianto del castrum di epoca repubblicana con un tratto delle possenti mura di cinta, spesse circa 3 metri e lunghe oltre cento. A ridosso del muro sono stati ritrovati i resti degli alloggiamenti dei soldati che nel III secolo a.C., difendevano la città fortezza e controllavano un lungo tratto di costa. Sulla sommità del rilievo sono stati identificati i resti di un teatro avente una cavea di circa 25 metri e subito fuori dalle mura un’ampia piazza pavimentata in basoli di selce e calcare. Insomma, in così breve tempo, anche grazie ai risultati delle prospezioni magnetometriche e georadar, si sta ricostruendo l’impianto urbano e topografico originario di un’antica colonia romana della quale fino a poco tempo fa si sapeva ben poco. I ricercatori del Museo Civico e del Centro Studi Marittimi del Gruppo Archeologico hanno realizzato anche una planimetria completa degli enormi antichi impianti per l’allevamento di pesci e molluschi situati nel mare subito dinanzi alla città. Le strutture, oggi semisommerse si estendono per quasi 200 metri di lunghezza e risultano essere tra le più vaste e antiche del Mediterraneo.
Numerose vasche di varie dimensioni formano un articolato complesso di peschiere protetto al largo da un lungo antemurale. Le vasche sono provviste di canali di adduzione dell’acqua oggi preziosi per lo studio dell’antico livello del mare che dall’epoca romana risulta essersi sollevato di circa 1,20 metri.
In sintesi: per informare e sensibilizzare i cittadini domenica 19 novembre a cura del Museo Civico di Santa Marinella “Museo del Mare e della Navigazione Antica e degli archeologi soci del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite saranno svolte tre visite guidate alla scoperta dell’antica colonia romana di Castrum Novum in corso di scavo.
Le visite partiranno alle ore 10,00, alle 11,00 e alle 15,00 e sono gratuite.
Appuntamento a Castrum Novum: via Aurelia n. 213, km 64.400 – Santa Marinella località Capo Linaro /Torre Chiaruccia.