di Redazione
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Il borgo di Ronciglione è un piccolo ma meraviglioso borgo a pochi chilometri da Roma e Viterbo caratterizzato da una parte medievale e da una di stampo rinascimentale. Il nostro itinerario parte dalla Chiesa di Santa Maria della Provvidenza, un po’ defilata rispetto al centro medievale. Risale all’XI secolo e solo nel 1742 passò all’attuale nome (in precedenza si chiamava Sant’Andrea). Il cambio fu dovuto al ritrovamento di un’immagine di una Madonna con Bambino, in seguito a dei lavori di restauro e si può ammirare l’effigie sull’altare maggiore. Lungo la passeggiata in centro si incontra la sagoma del Castello della Rovere detta I Torrioni, una costruzione che è appartenuta a tutte le grandi famiglie romane (Anguillara, Farnese, della Rovere) e che da sempre ha difeso il borgo dagli attacchi esterni. La Rocca (“I Torrioni”) fu eretta nell’alto medioevo dai Prefetti di Vico, a guardia dell’unico accesso naturale alla città, nei secoli successivi mutò spesso proprietà, destinazione e forma. I maggiori cambiamenti del suo aspetto li subì quando fu sotto la proprietà dei Della Rovere su spinta di Papa Sisto IV. Furono aggiunti, infatti, 4 possenti torri, su ciascun angolo, e un mastio, tutti a base circolare. Grazie a questi cambiamenti il castello fu chiamato popolarmente “I Torrioni“.
Fu centro culturale e politico di una certa importanza, tanto da essere stato luogo di soggiorno di alcuni illustri personaggi. In seguito passò sotto il dominio della santa sede, e da quando fu ceduto nel 1756 al genovese Girolamo Marè, il castello fu lentamente abbandonato.
Il rinascimentale Palazzo Comunale si colloca tra gli elementi più importanti del panorama architettonico di Ronciglione. I lavori di costruzione finirono nel 1552, e nel corso dei secoli subì varie modifiche in particolare nel 1744. Nello stesso anno fu aggiunto un orologio disegnato dall’architetto Sebastiano Cipriani. Da più di 200 anni ospita l’amministrazione comunale.
Il borgo conserva un altro imperdibile tesoro artistico e architettonico: si tratta del palazzo dei Virgili, posto nell’angolo più caratteristico di Piazza degli Angeli. Una parte della tappezzeria intera è stata ricoperta, nel corso degli anni, da una miriade di ex voto in argento. Furono conservati anche dei registri, con firme e dediche da parte dei visitatori, ma molti andarono persi. Ad oggi solo 5 ne rimangono di cui il più vecchio risale al 1910. Nel centro del borgo c’è la Fontana degli Unicorni (1581), attribuita al Vignola ma in realtà di Antonio Gentili da Faenza. La chiesa più importante del borgo è il Duomo in stile barocco. Nei dintorni c’è una natura straordinaria che offre a questo luogo prodotti tipici di eccellenza (castagne, nocciole, vino, funghi) che lo hanno reso meta di un turismo gastronomico che ama le cose buone di una volta, in un borgo che ancora si conserva “come una volta”.
La visita termina con la scoperta di una zuppa tipica legata al passaggio dei pellegrini sulla via Francigena.
Per chi volesse approfondire l’aspetto artistico consigliamo la lettura di ” Arte a Ronciglione dal medioevo al Settecento”
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