di Redazione

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Nepi è  un piccolo borgo situato alle appendici dei monti Cimini, dista da Viterbo circa 37 Km.  Secondo la leggenda la fondazione di Nepi si ebbe grazie al mitico Termo Larte 458 anni prima di Roma  anche se vari reperti archeologici indicano che ci furono insediamenti ancora più antichi. Il borgo è citato per la prima volta in un documento di Tito Livio, in cui si evince che nel 383 a.C. Nepi è alleata con Roma, periodo in cui la città  incominciava a imporre il suo dominio su quelle zone.

Nel 396 dopo la conquista di Veio da parte dei romani, Nepi  divenne insieme a Sutri un avanposto a difesa dei territori. Nel VI secolo è contesa tra i Goti, che imperversano con diverse campagne militari in Italia, e i Bizantini del generale Narsete, inviato dall’imperatore Giustiniano a contrastarli (551).
Nel 568 inizia l’invasione dei Longobardi in Italia, guidati dal re Alboino: la città viene distrutta. Nell’XI secolo inizia una nuova fase di ricostruzione  e anche se Nepi ha subito vari mutamenti, conserva un centro storico davvero notevole fatto di chiese, palazzi, torri medievali e cinte murarie. Da vedere il Duomo una costruzione di origine romanica,  completamente riedificato nell’800. Al suo interno è possibile ammirare, nell’altare maggiore, un sarcofago di scuola Berniniana e due tavole del 1400 di un artista anonimo. Il centro storico conserva le vestigia di   Palazzo Sansoni di cinquecentesca fattura. Elemento di spicco è il loggiato con arcate in mattoni di cotto. Un cortile, dove è presente una pregevole fontana, e una torre medievale a sovrastare la parte terminale del palazzo, completano la struttura.
Adiacente a palazzo Sansoni si erge il Palazzo Pisani realizzato alla metà del XVI secolo. Nel centro di Nepi sono presenti atri edifici storici come il medievale Palazzo Savi (via Termo Larte). Ha subito lavori di ristrutturazione per adeguarlo al gusto estetico affermatosi nel XVI secolo. Infine citiamo anche il Palazzo Floridi d’epoca medievale e il Palazzo Melata raro esempio di barocchetto romano nell’architettura civile a Nepi.

Imponente la Rocca dei Borgia e i Bastioni Farnesiani circondata da possenti mura, attraversata dall’antica via Amerina. Il castello ospitò personaggi di rilevo dell’epoca come Lucrezia Borgia e suo Fratello “Il Valentino”, e i papi Alessandro VI e Paolo III. Tra le strutture difensive vi erano anche i cosiddetti Bastioni Farnesiani, realizzati su un progetto di Antonio da Sangallo il Giovane nel 1540. Quest’ultimo iniziò anche l’attuale palazzo comunale nel 1542 terminato però solo 200 anni dopo dall’architetto Michele Locatelli. Fu ricostruita da Sangallo il Vecchio, per ordine dei Borgia, sul luogo dove sorgeva un antico castello. Fu a lungo dimora di Lucrezia Borgia.  Il nostro viaggio alla scoperta del borgo di Nepi si conclude parlando dell’Acquedotto, opera idraulica terminata nel 1727; costituisce uno dei luoghi più pittoreschi dell’intera città. La città è famosa fin da tempi antichissimi  per la sua acqua minerale carbonica, conosciuta con il nome di  Acqua di Nepi.