Come il cielo notturno

di Redazione

14 dicembre 2020. “Come il cielo notturno” è il nuovo romanzo di Sara Mangione, giovane scrittrice che coltiva la passione dei viaggi, soprattutto oltreoceano e del cibo. Si definisce un’ ottimista, amante della buona musica e del cioccolato. Legge tantissimo, soprattutto romanzi, e le  piace tenere conto dei libri che legge ogni anno. Quest’anno è  arrivata a quota 110 e l’anno non è ancora finito! Il suo romanzo  narra la storia di due giovani Cassie e Brent, che legano il loro destino inaspettatamente.

Cassie.   Quando sei la mamma di una bambina di sei anni, trovare il tempo da dedicare a sé stessi diventa un sogno. La mia amica Zoe una sera ha deciso di trascinarmi in un locale per incontri e, dopo vari tentativi falliti, mi sono scontrata con Brent Green. Occhi blu, spalle larghe e muscolose, ironia tagliente: un fisico invidiabile, ma io non cerco una relazione. Non sono pronta a far entrare un uomo nella mia vita, anche se devo ammetterlo, riesce a provocarmi piacevoli reazioni.

Brent.  Non avrei mai immaginato di trovare tutto ciò che cercavo seduta su uno sgabello di un locale per incontri, a far allontanare uomini con risposte piccate e urticanti. Dovevo ringraziare il destino per averla portata a me? Sono pronto a scommettere tutto ciò che ho per conoscerla e quando non mi concede il suo numero di telefono, posso solo giocare l’asso nella manica: rintracciare la sua e-mail aziendale. Un fitto scambio di e-mail e messaggi porterà Brent e Cassie prima a fidarsi e poi a concedersi l’un l’altra con mente, corpo e anima in un legame inaspettato e imprevedibile.

Sara come è nato questo romanzo?

Dopo aver letto che alcuni vocaboli della lingua italiana stavano cadendo nel dimenticatoio, rischiando di essere eliminati dai vocabolari; allora ho deciso di dare un’opportunità a tutte quelle parole che non sentiamo spesso, o praticamente mai, nel linguaggio comune. Dopo un viaggio a San Francisco nel Febbraio 2019 è nata la storia di Cassie e Brent nella mia testa e, appena tornata in Italia, anche nel file word del computer. La stesura del libro è durata circa un anno, la pandemia di quest’anno mi ha permesso di scrivere la parola fine e poi revisionarlo fino alla sua uscita il 22 Ottobre.

Quando è il momento migliore per scrivere?

Trovare il tempo di scrivere non è facile, ma ho scoperto quanto mi fa stare bene dare vita a personaggi e scene che vedo solo nella mia testa, quindi cerco di ritagliarmi sempre qualche attimo davanti allo schermo e alla tastiera nell’arco della giornata. Non nego che quando sono anche fuori casa con la mente che vaga e qualche dialogo e/o scena tra i miei personaggi irrompe nella mia mente devo prendere il cellulare e segnare sulle note i punti salienti per evitare di scordarmi tutto. Così mi ritrovo poi a fine giornata con frasi sconclusionate e dialoghi senza senso e che spesso nemmeno inserisco nei romanzi, ma comunque li segno su delle agende in cui ho tutte parole chiave che quando sono in blocco vado a risfogliare per cercare qualcosa di accattivante che possa fare al caso mio in quel determinato momento. Detto così sembro una disordinata colossale, invece sono più organizzata di ciò che si possa pensare.

 

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