di Redazione

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17 dicembre 2020.  Nelle vicinanze di Civita di Bagnoregio,  c’è un piccolo borgo, silenzioso e affascinante, abbandonato dai suoi abitanti  che pochi conoscono, conosciuto come il borgo fantasma di Celleno. 

Celleno è un borgo arroccato su uno sperone di tufo in provincia di Viterbo e  fu prima colpito da epidemie, poi da frane, eventi terribili avvenuti in anni non precisati, e infine distrutto da un terremoto nel 1931. Fatto sta che dalla fine del 1800 fu abbandonato. Oggi è considerato un borgo fantasma.
Celleno  è diviso in due nuclei: il borgo storico millenario  con il castello  e un abitato più moderno. Celleno nuovo nasce a partire dagli anni trenta del XX secolo quando, per il susseguirsi delle frane il borgo storico divenne insicuro, tanto da dar spostare in massa i suoi abitanti verso un sito più pianeggiante e sicuro a circa un chilometro e mezzo di distanza. Vennero costruite nuove case, le scuole e la chiesa e il 18 marzo 1951 il Consiglio Comunale decise di sgomberare del tutto il vecchio abitato, che così rimase abbandonato. Il borgo nuovo conta circa 1500 abitanti.

Il borgo abbandonato è ancora un intricato dedalo di viuzze che portano fin su a quel che resta dell’antico castello, dopo aver superato la scenografica via del Ponte, stradine su cui si affacciano piccole case prive d’intonaco e resti di palazzi in pietra di basalto. Il catello ne ha passate di tutti i colori: conobbe le alterne vicende della rivalità tra famiglie di Guelfi e Ghibellini; nel XV secolo divenne possedimento della famiglia Gatti e poi fu un feudo degli Orsini, famiglia dalla quale prende ancora il nome.

L’assenza di manutenzione ha risparmiato solo la parte architettonicamente più pregevole dell’abitato, quella intorno a piazza del Comune. Qui si trovano il Castello degli Orsini, la chiesa di San Carlo del XVII secolo, la chiesa di San Donato del 1200 e altri palazzi.

Il borgo di Celleno è stato selezionato dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) tra i suoi beni e nelle giornate dedicate alle aperture straordinarie vengono organizzate visite guidate a cura del Gruppo FAI Giovani di Viterbo e dagli Apprendisti Ciceroni del Liceo “Buratti” Unitus.

Dopo un periodo buio in cui il borgo fantasma di Celleno era stato lasciato andare al suo destino, negli ultimi anni ha preso vita un progetto di recupero da parte di alcune associazioni di volontariato come la Pro Loco che vuole salvaguardare gli edifici sopravvissuti e di rivalutare la storia e l’architettura di questo abitato antico, con una mostra  permanente di strumenti agricoli e della civiltà contadina ed alcune opere di arte di riciclo industriale.


Informazioni utili

Da Roma sono circa 100 chilometri ed è facilmente raggiungibile perché ben collegato tramite l’autostrada A1 e la superstrada Orte-Viterbo, da cui poi si prosegue lungo la provinciale n. 5 Teverina.

Per un itinerario completo della zona, potete integrare la visita di Celleno con:

Civita di Bagnoregio (a 15 chilometri di distanza),

Sant’Angelo di Roccalvecce (8 chilometri), conosciuto come il paese delle fiabe (splendidi i murales che decorano numerosi edifici della frazione);

Bomarzo (a 25 chilometri), famoso per il parco dei mostri di pietra.